INTERROGAZIONE n. 154 del 13/07/2023
Elettrificazione della linea ferroviaria ionica

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
la ferrovia ionica occupa un posto rilevantissimo tra le vergogne ferroviarie italiane: si tratta della linea ferroviaria lunga 472 chilometri che unisce Reggio Calabria a Taranto e che lungo il suo percorso tocca, oltre alle due città capolinea, un altro capoluogo di provincia, Crotone, ed uno di regione, Catanzaro (che si raggiunge da Catanzaro Lido). La linea si presenta per la maggior parte nelle condizioni in cui fu inaugurata nel lontano 1875: a binario unico, non elettrificata. Fanno eccezione il tratto Taranto-Sibari, elettrificato, ed il Reggio Calabria centrale - Melito di Porto Salvo;
l’attivazione dell’elettrificazione sulla tratta da Sibari a Catanzaro Lido e per la trasversale da Catanzaro Lido a Lamezia Terme Centrale era prevista per l’anno attualmente in corso. Le attuali stime del gestore dell’infrastruttura del Gruppo FS Italiane e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, invece, prevedono l’autorizzazione alla messa in servizio della trazione elettrica sulle tratte in questione a dicembre 2026. Mentre sul tratto da Sibari a Catanzaro Lido i lavori sono iniziati, pur costellati da ritardi, commissariamenti e criticità varie che ne hanno minato il corretto svolgimento, i 147,7 chilometri che separano Catanzaro Lido da Melito di Porto Salvo restano, finora, rigorosamente a binario unico e non elettrificati senza neanche un cronoprogramma degli interventi da effettuare. Considerato che: il 1° agosto 2022 il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha approvato il contratto di programma di Rfi 2022-2026 e per l’elettrificazione della tratta sud Catanzaro Lido - Melito di Porto Salvo sono state stanziate risorse del Fondo Sviluppo e Coesione programmazione 2021-2027 pari a 180 milioni che assicurano la copertura finanziaria dei costi di progettazione e realizzazione. Preso atto che: nel documento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’8 giugno 2023 intitolato “Primo atto integrativo al Contratto di Programma 2022-2026 - parte Investimenti. Informativa ai sensi dell’art.15, comma 2 bis del decreto legislativo 5 luglio 2015, n. 112” il Governo, in maniera unilaterale, ha deciso di spostare oltre 2,5 miliardi di euro già stanziati dal Cipess per opere da realizzare prevalentemente al Sud per finanziare progetti da realizzare prevalentemente al Nord. Con questo provvedimento vengono pertanto ridotti fondi già stanziati per la realizzazione di infrastrutture prioritarie per il Paese. Si tratta di opere che riguardano in particolar modo il meridione d’Italia, progetti attesi da anni dai territori e che rappresentano strumenti fondamentali per la realizzazione di collegamenti moderni e funzionali, necessari per la crescita economica e occupazionale di zone vaste e diversificate. Fra quei fondi ci sono 40 milioni di euro che erano destinati all’elettrificazione della linea ferroviaria Catanzaro Lido – Melito di Porto Salvo;
in una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 12 luglio 2023 si specifica che in occasione del Cipess del 20 luglio il Mit, in accordo con Rfi, proporrà di utilizzare tutti i fondi disponibili e accantonati per impiegarli subito e garantire la giusta liquidità alle imprese. Per il 2024 c’è l’impegno del Mit per finanziare tutte le opere garantendo il rispetto dei cronoprogrammi. Le risorse che saranno spostate a breve verranno riproposte in seguito. In particolare, saranno accelerati alcuni interventi urgenti come: nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi, upgrading infrastrutturale e tecnologico nodo di Firenze, upgrading infrastrutturale e tecnologico nodo di Milano, Porto di Trieste, Linea AV/AC Verona-Padova 2° lotto funzionale e altri, prelevando le risorse da opere quali: ”adeguamento e la velocizzazione linea ferroviaria Jonica”. Tenuto conto che: non esiste certezza che nel 2024 le risorse spostate vengano riproposte, visto che nessun Governo può garantire la sua durata in carica;
il mantenimento della linea ferroviaria ionica nelle attuali condizioni rappresenta un fortissimo handicap per lo sviluppo dei territori che attraversa. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
che iniziative intende assumere la Regione Calabria per opporsi a questo taglio di risorse già finanziate e destinate alla linea ferroviaria ionica, considerando che non può esserci nessuna garanzia che detti fondi torneranno al loro posto e nei tempi previsti.

Allegato:

13/07/2023
D. TAVERNISE